Il CSA Baraonda dona il 10% alle casse di solidarietà contro la repressione

10 Dicembre 2012 Off Di supportolegale

Il CSA Baraonda di Segrate (MI) inaugura una interessante forma di autofinanziamento per SupportoLegale e arrestati per le vicende legate alla TAV in Val di Susa. Ogni serata metterà da parte il 10% degli incassi per queste casse di solidarietà: una strategia che anche posti piccoli e senza grandi serate da dedicare all’autofinanziamento possono prendere in considerazione per aiutare chi sta pagando per tutti.

LA MIGLIOR ARMA CONTRO LA REPRESSIONE E’ LA SOLIDARIETA’

 

 

Il 14 luglio, a distanza di 11 anni, a dieci compagn* vengono comminati complessivamente circa 100 anni di galera per i fatti di Genova. Lo stato li sceglie come vittime per una punizione esemplare, trasformandoli nei capri espiatori di quei tre giorni in cui centinaia di migliaia di persone scesero in piazza manifestando contro un sistema economico ingiusto e contro le politiche di austerità all’epoca imposte ai paesi in via di sviluppo.

Ancora una volta, come già dimostrato nella feroce repressione contro gli arrestati del movimento NO TAV, ci troviamo a fare i conti con una gestione giudiziaria politica fascistoide…da Genova alla Val Susa nessuna espressione di dissenso viene tollerata.

Il collettivo del CSA Baraonda di Segrate decide quindi di destinare il 10% del ricavato di ogni iniziativa a Supporto Legale e alle spese processuali degli arresti NO TAV, consapevoli che anche un piccolo apporto sia necessario per poter dare continuità a quelle lotte e far sentire la nostra vicinanza e il nostro affetto a tutti i compagni e alle compagne che in questo momento si vedono privati della propria libertà.

Come scrive Supporto Legale sulla propria pagina, la memoria e la solidarietà sono ingranaggi collettivi, ed è per questo che invitiamo tutt*, spazi sociali, realtà di movimento, singoli, a dare un contributo alle spese legali.

NON C’E’ PACE SENZA GIUSTIZIA!

NON C’E’ FUTURO SENZA MEMORIA!

Il Collettivo del CSA Baraonda